Negli ultimi dieci anni sembra che la pizza abbia intrapreso un flusso migratorio simile a quello dei giovani appena diplomati che, stanchi e poco fiduciosi della prospettiva italiana, prendono un fagotto e si trasferiscono a Londra. Lo spostamento nella fattispecie è avvenuto ed avviene da Napoli, terra natia della pizza, a Verona, speciale patria d’adozione, che ha reso possibile la realizzazione dei sogni di molti ristoratori e pizzaioli. Che sia tra le romantiche vie del centro città, o in qualche paese sperduto della provincia, il livello medio della pizza “made in Verona” è alto, anzi altissimo. Caposquadra ed icona della pizza veronese è Simone Padoan con la sua pizzeria I Tigli. Pragmatico visionario in tempi non sospetti, riuscì a nobilitare il concetto primo di pizza, arricchendola con prodotti selezionati di primissima qualità. Non di sola pizza gourmet però si può vivere ed allora ecco una lista tra Verona e provincia
Prodotti d’eccellenza accompagnano l’oggetto di studio e le sperimentazioni di una vita trascorsa tra l’impasto e la sua lievitazione
Renato Bosco crede nella pizza, eccome. Locale fresco e accattivante, prodotti di derivazione bio e pizza “gourmet” di altissimo livello
I fratelli Aloe sono arrivati anche a Verona. Grazie a Saporè, la città si conferma una delle migliori mete gourmet dello Stivale
Di proprietà di Giancarlo Perbellini, pizzeria dallo stile partenopeo a due passi da Piazza Erbe. Pochissimi coperti, ma l’attesa vale la pena
Direttamente da Napoli arriva in zona fiera di Verona il re del pomodoro. La carta dei pomodori dalla quale scegliere il proprio preferito per accompagnare la pizza è una chicca. Un’ottima scusa per una pausa durante il Vinitaly