1. Granite nel Catanese – Bar della Timpa
Nel delizioso borgo marinaro la "zia Tanina" prepara a mano granite incredibilmente buone: su tutte, gelsi neri, mandorla e pesca; non con la brioche, ma col pane, come un tempo!
La granita affonda le sue radici nel tardo Medioevo quando la neve dell’Etna veniva conservata in apposite “neviere” o al fresco delle grotte, da dove veniva disseppellita per essere irrorata di succo di agrumi. Nelle mattine d’estate, quando l’afa domina, prima di andare al mare o a lavoro e non senza l’immancabile “brioscia”, le granite sono le protagoniste della lunga e caldissima estate catanese
Nel delizioso borgo marinaro la "zia Tanina" prepara a mano granite incredibilmente buone: su tutte, gelsi neri, mandorla e pesca; non con la brioche, ma col pane, come un tempo!
La granita di Giovanna Musumeci è impossibile da dimenticare: per cremosità, polpa, e sapore: su tutti, fragola, anche con fragoline di bosco e la “mastrantonia” con le omonime ciliegie.
Storica pasticceria di Catania città, sul Lungomare, è rinomata soprattutto per la sua granita al pistacchio e la panna artigianale
Nel cuore del centro storico acese granite soprendentemente buone e abbondanti, tra tutte, fichi in stagione e arancia
Ottima la broscia con il tuppo, sfornata sempre calda, da farcire con la granita ai fichi (ma solo ad agosto), con la granita al melone cantalupo e con quella al caffè